Descrizione
La legge 190/2012, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico l’istituto del cosiddetto whistleblowing, che si sostanzia in una disciplina di tutela per il dipendente pubblico (c.d. whistleblower) che denuncia le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro.
La finalità dell’istituto è quella di evitare che il dipendente ometta di segnalare gli illeciti di cui sia venuto a conoscenza per il timore di subire conseguenze pregiudizievoli.
La segnalazione di illeciti o fatti corruttivi perpetrati all’interno dell’ente, può essere inoltrata da:
- qualunque dipendente dell’ente o lavoratore socialmente utile che presti servizio presso l’ente;
- soggetti che prestano la propria attività in qualità di lavoratore o collaboratore nelle imprese fornitrici di beni e/o servizi e che realizzano opere in favore del Comune di Reggio Calabria.
In attuazione di quanto previsto nel Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, il Comune di Reggio Calabria ha attivato già nel mese di maggio 2021, un’apposita piattaforma informatica - poi acquisita di recente da un fornitore terzo e raggiungibile all’indirizzo web:
https://whistleblowing.strategicpa.it/u/reggio_calabria
- da utilizzare per le segnalazioni.
Detta piattaforma, attivata dal Comune di Reggio Calabria, garantisce la piena riservatezza dell’identità dei dipendenti che segnalano illeciti.
La piattaforma NON richiede alcuna registrazione; al momento dell’invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta dell’RPTC e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti.
Accedendo al predetto indirizzo web, e per esso alla piattaforma informatica in parola, è possibile inviare la segnalazione compilando un questionario ed allegando eventuali documenti ritenuti utili.
La segnalazione, così inoltrata viene ricevuta e visionata esclusivamente dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPTC) e sarà gestita mantenendo il dovere di riservatezza nei confronti del segnalante.
È necessario che la segnalazione sia il più possibile circostanziata al fine di consentire la delibazione dei fatti da parte del RPCT:
In particolare è necessario risultino chiare:
- le circostanze di tempo e di luogo in cui si è verificato il fatto oggetto della segnalazione;
- la descrizione del fatto;
- le generalità o altri elementi che consentano di identificare il soggetto cui attribuire i fatti segnalati.
È utile anche allegare documenti che possano fornire elementi di fondatezza dei fatti oggetto di segnalazione, nonché l’indicazione di altri soggetti potenzialmente a conoscenza dei fatti.
E' possibile consultare la seguente documentazione:
- Circolare Segr. Gen. sulla tutela dei dipendenti che segnalano illeciti (c.d. whistleblowing), aggiornata al D. lgs n. 24/2023 - Prot. 21/10/2024.0254870.I
- Delibera ANAC n. 311 del 12 luglio 2023 - Linee guida dell'ANAC in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni
- D. Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 - Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali
- Deliberazione ANAC n. 469 del 09-06-2021 - Linee Guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti c.d. whistleblower"
- Circolare del Segretario Generale n. 96238 del 17-05-2021 - sulla tutela dei dipendenti che segnalano illeciti (c.d. wistleblowing)
- Legge 30 novembre 2017, n. 179 - Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarita' di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato
(ult. agg.. il 21.10.2024)