"Millenovecentootto. Oggetti ritrovati. Memorie dal terremoto dello Stretto

La mostra, allestita presso il Castello Aragonese, è stata prorogata fino al 10 marzo 2024.

Data:

Giovedì, 29 Febbraio 2024

 Millenovecentootto Mostra
Millenovecentootto Mostra

Descrizione

Si comunica che la Mostra "1908" allestita c/o il Castello Aragonese sarà prorogata fino al 10 marzo 2024

(pubbl. il 29.02.2024)


dal 2 Dicembre al 28 Febbraio 2024 al Castello Aragonese

Il progetto, finanziato nell’ambito del programma REACT EU  PON Città Metropolitane 2014/2020 - Azioni pilota per un distretto culturale e turistico della città di Reggio Calabria - Sub int. 2: “Mostra, eventi, allestimenti per la costruzione del Distretto culturale turistico della città di Reggio Calabria, è promosso dall’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, e curato dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria con la collaborazione dei professori Marcello Francolini e Remo Malice ed il coordinamento del direttore Pietro Sacchetti. 

La mostra è stata inaugurata sabato 2 Dicembre alle ore 17,30 presso il Castello Aragonese e ricostruisce una memoria collettiva legata al tragico terremoto del 28 dicembre 1908 attraverso un corpus di oggetti riemersi da quelle macerie, rientrati a Reggio Calabria lo scorso anno dopo essere stati conservati presso la Sede Centrale della Banca D’Italia a Roma.

Il percorso espositivo si sviluppa nelle sale del Castello Aragonese su tre livelli, articolando cinque percorsi interni che si configurano come “stanze-mentali”: La Soglia; Dei Preziosi; Della Cinematica; Degli Oggetti Mnemonici, Dell’Esperienza

Un percorso che, come affermano i curatori “è capace di condurci nell’estetica dirompente dei terremoti, dalla morte alla vita, dalla distruzione alla ricostruzione, in un ciclo che vuole riorientare gli sguardi verso il rapporto contingente con la natura primordiale del mondo”.
“Un lavoro certosino e molto articolato, curato dai docenti Marcello Francolini, Remo Malice, Francesco Scialò, Pietro Colloca, Davide Scialò, Rosita Commisso e che vede il coinvolgimento di diversi docenti e numerosi studenti e studentesse dell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria – afferma il direttore Piero Sacchetti –

Il visitatore sarà ammaliato dagli oggetti e catapultato in quella narrazione sonora, storica, fotografica nella quale si lascerà andare in quel processo di mediazione.
L’Amministrazione comunale con questa iniziativa punta a valorizzare i reperti storici riemersi dopo il terribile terremoto del 1908 ed evidenzia come un dramma collettivo possa diventare momento di recupero della memoria e spinta vitale per il futuro.
Questa esposizione, infatti, celebra il valore della memoria e la forza di un popolo che è riuscito a rialzarsi e ricostruire tutto ciò che è stato distrutto. 

(pubbl. il 19.12.2023)

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Ultimo aggiornamento

08/04/2024

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