Descrizione
Si è svolta presso la Sala dei Sindaci di Palazzo San Giorgio la conferenza-stampa di presentazione del programma di eventi ed iniziative previsti per il Natale cittadino 2025.
Al tavolo dei relatori presenti l’assessore alla Programmazione Carmelo Romeo, il Consigliere delegato al Turismo Gianni Latella ed il Sindaco Giuseppe Falcomatà.
L’assessore alla Programmazione -Carmelo Romeo- ha evidenziato come la continuità degli eventi sia oggi possibile grazie alla capacità di programmazione raggiunta negli ultimi anni, spiegando che l’obiettivo è quello di rendere Reggio Calabria “destinazione”: “Puntiamo a rendere Reggio sempre più una destinazione, non una città di passaggio - ha dichiarato Romeo- facendo leva sui risultati positivi dell’edizione precedente, il forte afflusso di visitatori e il significativo indotto economico generato dagli eventi”. L’assessore ha reso noto che l’intero programma si basa su fondi europei ottenuti grazie al lavoro svolto con l’Agenzia di Coesione, aggiungendo che, per tali motivi, ne beneficiamo due volte: “Spendiamo risorse a Reggio e creiamo economia sul territorio”.
Illustrando il programma, Romeo ha spiegato che l’avvio è previsto per il 5 dicembre con l’accensione dell’albero e delle luminarie; anticipata per intercettare i flussi del ponte dell’Immacolata. Ha descritto le attività previste in Piazza Duomo e lungo il corso Garibaldi, tra animazioni musicali, allestimenti dedicati ai bambini e attrazioni a tema ribadendo l’impegno a valorizzare anche i quartieri periferici. In tale direzione va la conferma della scelta di sostenere le associazioni che negli anni hanno garantito eventi e iniziative senza contributi pubblici ed ora possono beneficiare di un sostegno economico per le attività nelle ex circoscrizioni; gli appuntamenti diffusi nei territori si svolgeranno dal 5 dicembre al 6 gennaio.
In una tre-giorni, dal 21 al 23 dicembre, il centro storico si trasformerà in un villaggio natalizio diffuso. Tra le iniziative in programma emerge, in particolare, la performance di scultura sul ghiaccio del maestro Amelio Mazzella. Anche quest’anno vi sarà la Reunion dei Dj del 27 dicembre e la festa della Befana del 6 gennaio: evento che comprenderà un’iniziativa solidale per la raccolta di doni destinati a bambini e famiglie in difficoltà.
Reggio Calabria si prepara a vivere tre giornate completamente dedicate alla meraviglia, trasformandosi in un grande palcoscenico a cielo aperto. Il centro storico e il Lungomare diventeranno un percorso emozionale in cui arte performativa, musica, spettacoli dal vivo e installazioni si intrecciano con gli scorci più suggestivi della città, invitando cittadini e visitatori a un viaggio immersivo tra stupore e magia.
Accanto ai punti fissi, un gruppo di artisti itineranti trampolieri, giocolieri, sputafuoco e performer attraverserà per tre giorni il centro e il Lungomare, guidando simbolicamente il pubblico lungo le varie tappe e trasformando Reggio in un luogo di festa diffusa. A rendere l’atmosfera ancora più vibrante, una Brass Band natalizia animerà Corso Garibaldi con brani swing e jazz, creando una colonna sonora itinerante che accompagnerà i visitatori da una piazza all’altra.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha confermato che l’accensione dell’albero e delle luminarie avverrà il 5 dicembre, in anticipo rispetto alla tradizione, anche per accogliere i turisti richiamati dalla recente segnalazione della famosa rivista Vanity Fair che ha proposto la nostra città tra le mete da visitare proprio nel ponte dell’Immacolata. Ha anticipato che saranno installate luminarie nuove; alcune mai viste prima in città, pensate come elementi fortemente riconoscibili, identitari e ad alto impatto visivo.
La programmazione natalizia viene quindi presentata come un’occasione per rinnovare un legame profondo con le tradizioni locali e con l’identità della comunità con un forte richiamo al calore delle nostre tradizioni ed al senso di appartenenza che rende unico il Natale reggino. Il periodo festivo diventa così un ritorno alle radici, un tempo in cui la città si ritrova anche grazie al rientro di tanti reggini che vivono altrove.